Allestimento con tessuto Unico #madeofCOEX di Alessandro Bini | Tessuti d’Italia per la mostra al Museo della Montagna - Cai di Torino. Intense opere di artisti di fama internazionale e prezioso materiale d’archivio invitano a riflettere su un drammatico futuro “Post Water” e a riconquistare una relazione autentica e vitale Uomo-Acqua, Uomo-Natura. Quell’equilibrio, rispetto e circolarità che sono alla base dell’innovazione 100% naturale e 100% fireproof della tecnologia COEX.
Video, disegni, fotografie, dipinti e sculture di artisti italiani e internazionali; opere delle collezioni del Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, del MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna, del Vejle Kunstmuseum e della Collezione La Gaia di Busca; e ricco materiale del Centro di Documentazione del Museo Nazionale della Montagna – Cai di Torino, sono esposti fino al 17 marzo nell’intensa mostra “Post Water” curata da Andrea Lerda al Museo della Montagna.
Nella scenografica sede del museo torinese, incastonato in una contesto naturale di grande suggestione con un panorama mozzafiato su 450 km di Alpi e sulle acque del Po, la mostra invita a una riflessione consapevole e responsabile sul valore dell’acqua, risorsa sempre più preziosa e sempre più a rischio, attraverso opere di artisti noti e contemporanei come Gaston Tissandier, Georges-Louis Arlaud, Jeppe Hein, Sebastián Díaz Morales, Andreco, Mario Fantin, Adam Jeppesen, Laura Pugno, Studio Negri, Olivo Barbieri, Jota Castro, Francesco Jodice, Gayle Chong Kwan, Federica Di Carlo, Caretto/Spagna, Marcos Avila Forero, Peter Matthews, Bepi Ghiotti, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Pennacchio Argentato, Ana Mendieta, William Henry Jackson, Frank Hurley.
“Fusione dei ghiacciai, inquinamento dei mari e degli oceani, desertificazione dei laghi e dei fiumi…” sono tra i fenomeni più allarmanti del nostro tempo che raccontano la rottura di equilibri e cicli naturali e, soprattutto, una relazione Uomo-Natura, e Uomo-Acqua, sempre più compromessa.
La narrazione per immagini proposta da “Post Water” si ispira al mito di Narciso, alla figura dell’uomo “ego-centrico” per eccellenza che nell’acqua riflette soltanto la propria immagine fino a perdersi completamente in essa. Analogamente, le opere in mostra evocano i disastrosi scenari di un mondo “post water” invitando a una presa di coscienza e denunciando l’ingenua equazione consumo=crescita=felicità propria di un’idea di progresso senza limiti che conduce all’annientamento della Natura e quindi dell’uomo stesso.
L’altra via percorribile, l’unica scelta possibile per non annullarsi completamente come Narciso, è la riconquista di una armonia Uomo-Natura, di una relazione reciproca e vitale Uomo-Acqua. Nuovo ideale per un progresso reale. È la scelta, per esempio, delle “Nature Based Solutions (NBS)”, indicate nell’ultimo “World Water Development Report 2018” dell’Unesco.
Quanto di più in linea con la filosofia COEX! COEX è, infatti, l’unica tecnologia basata sulla molecola della cellulosa in grado di rendere le fibre vegetali 100% ignifughe. Lo fa grazie a un processo che utilizza elementi naturali che rafforzano la molecola della cellulosa e la rendono immune al fuoco. COEX nasce proprio dalla volontà di preservare l’ecosistema valorizzando le qualità intrinseche a elementi già presenti in natura, come la cellulosa delle fibre vegetali, e dalla ricerca di processi produttivi non impattanti e rispettosi dell’ambiente, per la creazione di tessuti 100% ignifughi e 100% naturali. Per garantire una sicurezza 100% fireproof, ma anche 100% naturale.
COEX, potremmo dire, è una “nature based solution” e non sorprende quindi che per il progetto allestitivo di “Post Water” siano stati scelti dei tessuti #madeofCOEX in cotone e lino del partner Alessandro Bini | Tessuti d’Italia. La partnership di COEX con il Museo della Montagna di Torino e i curatori della mostra “Post Water” nasce, infatti, dalla comune sensibilità di fronte ai grandi temi del dibattitto ecologico contemporaneo: il rispetto dell’ambiente, il risparmio delle risorse, la scelta di innovare cercando “soluzioni naturali”.
Coerentemente con il concept della mostra, l’allestimento è pensato per “immergere” il visitatore in uno spazio di riflessione “naturale”: le tre sezioni della mostra, che conducono in un viaggio tra passato presente e futuro verso scenari “post water”, sono scandite da scenografici sipari in tessuto Unico #madeofCOEX, by Alessandro BIni Tessuti d'Italia, partner COEX, 100% naturale e 100% ignifugo.
E l’invito rivolto all’uomo di oggi, Narciso 4.0, è a una presa di coscienza; a “riconnettersi” con la Natura, a ripristinare con essa una relazione “reale”; a non consumare l’Acqua senza limiti riflettendo in essa soltanto la propria immagine di onnipotenza; a tornare a “immergersi” nell’Acqua in un “bagno terapeutico” perché “chi si bagna non si riflette” (Gaston Bachelard) e forse torna a vedere e veder-si! Buona “riflessione”!